Rompico*ioni i consulenti o maleducati i clienti?
Il lavoro è fatto da qualcuno che offre un prodotto / servizio e qualcun altro che lo compra. In linea di massima, uno deve parlare e l'altro ascoltare e poi decidere.
Disclaimer:
Dagli attori di questa discussione sono esclusi venditori di fuffa varia, digital marketing automatizzato, quelli che ci provano a venderti la qualsiasi, spacciatori di "soluzioni". Quello non è relazione. É tentata vendita.
Parlo di Persone serie, che vendono prodotti/servizi veri che in linea di massima le aziende sono tenute a comprare a supporto di attività di vario genere.
Almeno quelle che non hanno (nel mio caso, nell’ufficio del personale) il solito Direttore che lavora solo con gli amici degli amici o con chi gli fa i favori o il regalone a Natale.
Si, esiste ancora quella razza lì che riesce a fare lo slalom gigante fra le policy aziendali (la compliance) che il più delle volte hanno scritto proprio loro.
Nei vari casi, sostituire “Direttore del Personale” con “Responsabile Acquisti”, “Direttore Tecnico”, Capo della Comunicazione e Marketing”, etc…
Ma soprattutto, parlo di consulenti / conoscenti con cui si ha già una relazione.
Con cui ci si conosce. Abbiamo pranzato una volta insieme. Ci siamo telefonati.
Ma anche di coloro che vengono "introdotti" tramite una conoscenza comune, una referenza.
Insomma, tu sai chi sono io. Non sono un operatore di call center che chiama dalla Romania per venderti l’addolcitore per l’acqua.
Parlo di me.
Che ti ho mandato una prima mail per anticiparti il motivo per cui ti vorrei parlare.
Che ti ho allegato la presentazione in modo che tu non mi dica: "mi mandi una presentazione" (che puntualmente non leggerai, ma è utile a rimandare di altri dieci giorni una decisione che non vuoi prendere, facendo finta che devi girarla a qualcun’altro che prende quelle decisioni. Poi sparisci, ti richiamerò fra 15 giorni e cascherai dal pero).
Io, che ti ho mandato una seconda mail chiedendo "scusa, forse ti è sfuggita la prima mail". (Pensa. Sono io che chiedo scusa).
Non ho mandato centoventi (120) mail. Ne ho mandate sedici (16) ormai più di dieci (10) giorni fa.
Tutte scritte a mano una per una a seconda dei referenti.
Maschile ai maschi. Femminile alle femmine.
Personalizzate.
Senza bot, automatismi, con toni diversi a seconda del grado di conoscenza.
Mi avete risposto in 2.
Anche io lavoro, come voi.
Anche io ho le riunioni, come voi.
Anche io sono "imballato", come voi.
Non chiamo all'ora di pranzo.
Non chiamo alle 9.00 che rompo il caz*o a inizio giornata quando come me, ti siedi al computer con una priorità urgente o dopo le 18.00, quando sei sfinito.
Addirittura non chiamo mai di lunedi nè di venerdi.
Ma soprattutto non sopporto stalkerare nessuno, per cui, dopo due volte mollo.
Perchè non sono io che sono un rompico*lioni.
Sei tu che sei un/a maleducato/a che non hai il rispetto minimo che richiede anche solo un semplice: "grazie, questa volta non riesco"
Prologo:
Poi arriva quel giorno in cui:
“La seguo tantissimo sui social, mi chiedevo se avesse letto il mio CV perchè mi sto guardando intorno” e anche io mi farò mandare una presentazione.
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